NELLO SPETTRO ACADEMY
Idee, strumenti e consapevolezza:
il vantaggio competitivo di chi sa accogliere
L'autismo e il suo spettro
Questo modulo getta le basi concettuali dello spettro autistico. Nasce dall’esigenza di contrastare semplificazioni e falsi miti e offre strumenti scientifici solidi ma comprensibili.
Come riconosco una persona nello spettro?
Frutto di un’attenta mediazione tra osservazione clinica e comunicazione pubblica, questo modulo favorisce un approccio rispettoso alla realtà dell’autismo, non invadente e privo di etichette dannose.
Il pensiero autistico
Elaborato con il contributo diretto di un team clinico, questo modulo permette di esplorare il funzionamento cognitivo delle persone nello spettro in chiave neurodivergente e non patologizzante.
Comunicare e socializzare con una persona nello spettro
Questo modulo fornisce indicazioni chiare per agevolare la comunicazione e la socializzazione con persone nello spettro in ambienti di lavoro, servizi, intrattenimento. Offre un patrimonio di strategie applicabili semplici e efficaci.
Allestire spazi autism friendly
Sviluppato con attenzione alle evidenze cliniche sull’impatto che l’ambiente ha sui corpi e sulle menti neurodivergenti, questo modulo è altamente operativo e utile a tutti i contesti che accolgono persone nello spettro.
I care giver
Progettato in dialogo con i neuropsichiatri che da anni seguono le preziose figure di sostegno definite caregiver, questo modulo prova a definire i bisogni reali, a riconoscere le invisibili barriere quotidiane e a suggerire forme efficaci di supporto per chi vive accanto a persone nello spettro.
Il percorso in breve
Strumento da tenere sempre a portata di mano, questo modulo è la sintesi degli strumenti fondamentali per comprendere l’autismo, restituirne una visione d’insieme e guidare l’utente con buone pratiche e suggerimenti operativi da applicare subito.
FOCUS: linguaggio
Realizzato a partire da linee guida internazionali e testimonianze della comunità autistica, questo modulo affronta l’impatto delle parole quando si parla di neurodivergenza. Propone alternative concrete al linguaggio abilista e invita a scegliere parole che ascoltano, non che etichettano, promuovendo una comunicazione rispettosa, consapevole e attenta alle identità.